Docenti: Mauro Speraggi, Paola Ciarcià, Rossi Catia

La cittadinanza è l’arte di vivere. Essere cittadini è un’arte che ha bisogno di azioni concrete: partecipare, rispettare, conoscere, agire. È un progetto di vita che tiene conto del nostro patrimonio culturale e dei nostri comportamenti come espressione di consapevolezza e responsabilità. Per essere protagonisti del domani, per costruire un’identità civile bisogna allargare lo sguardo, incontrare gli occhi dell’altro, riappropriarsi di spazi per creare, per giocare, saltare, dipingere, dissipare le paure, superare i confini, cercare emozioni e rivolgere particolare attenzione all’arte che servirà per essere liberi dai condizionamenti, per poter scegliere ed essere cittadini liberi ovunque.

 

FINESTRE SULLA BELLEZZA (Link)

Da quanta bellezza siamo circondati? Su quanta di questa bellezza riusciamo a soffermarci? Un fiore, un portone, una nuvola, il sorriso di un nostro compagno… costruiremo un piccolo strumentario per andare a cercare la bellezza e poi usciremo a passeggio per metterci subito in gioco.

 

LE CITTA INVISIBILI (Link)

Un omaggio a Calvino nel centenario della sua nascita, un laboratorio ispirato a Le citta invisibili per un viaggio immaginario e sensoriale nelle città rappresentate dall’arte moderna e contemporanea, attraverso l’utilizzo di alcune tecniche grafiche, di giochi di equilibrio e di tessitura.

 

MONUMENTI IN GIOCO (Link)

Guardare la città, il proprio paese con lo sguardo dell’arte significa guardarla con attenzione, passione, voglia di giocare e capacità di riconoscerla. I monumenti sono parte del nostro vivere, sostenitori eterni di bellezza, ma per tutelarli bisogna mettere i bambini nella postura giusta per poterli amare e riconoscere.

 

MUSEI IN SCATOLA (Link)

Incorniciare e valorizzare i dettagli, le piccole cose, le conchiglie, i petali, i fiori… La natura è generosa e ci colma di colori, forme, meraviglie, noi dobbiamo educare i bambini a riconoscere la bellezza del particolare.

 

NELLA TESTA UN SOGNO (Link)

Un ritratto per raccontare un desiderio, non importa se piccolo o grande, ma comunque un desiderio con cui presentarci agli altri, far dono di noi al gruppo classe: narrarsi significa fare al prossimo il regalo più sincero, insieme all’accogliersi reciprocamente.